Una storia iniziata nel 1919, che ha saputo resistere, rinascere e trasformarsi, attraversando le sfide del tempo per diventare oggi un punto di riferimento dell’economia sociale del nostro Paese.
Un modello di crescita e sviluppo inclusivo, che mette al centro la persona, i territori e i legami di comunità. Confcooperative è, da 80 anni, il motore silenzioso ma potente di un’Italia democratica, solidale e orientata al bene comune.
Sabato 3 maggio a Roma la festa con 2 momenti significativi.
A Palazzo della Cooperazione “La forza della cooperazione, il destino della libertà: 80 anni di Confcooperative nell’Italia democratica” un dibattito tra la costituzionalista Melina Decaro e il presidente Maurizio Gardini e la chiusura della giornata con l’omaggio a Papa Francesco in Santa Maria Maggiore.
Alcuni spunti dalle riflessioni di Don Mario Diana “le cooperative danno gambe alla speranza” e di Monsignor Gianrico Ruzza “La speranza non è di uno, ma la sosteniamo tutti. È di tutti. Ecco perché Papa Francesco disse non lasciatevi rubare la speranza che è un atteggiamento qualificante della vita”. Tra le altre cose Mons. Ruzza ha detto che “Occorre dare più lavoro a tutti e va garantita la sicurezza sul lavoro”.
Celebriamo il passato, costruiamo il futuro. Insieme.