Le dinamiche congiunturali  socio-economiche

Le dinamiche congiunturali socio-economiche

Indagine condotta dal Centro Studi & Ricerche di Confcooperative/Fondosviluppo,

 

Dalle risultanze dell’indagine congiunturale condotta tra la fine di maggio e i primi di giugno dal Centro Studi & Ricerche di Confcooperative/Fondosviluppo, su un panel di 371 imprese associate, emerge, quanto segue:

  • Il sentiment dei cooperatori riguardo l’andamento a breve termine del sistema Italia evidenzia un ulteriore peggioramento rispetto a quanto rilevato a fine gennaio 2025. Le turbolenze, sempre più accentuate, non solo sul fronte economico e commerciale ma anche in ambito geopolitico globale, alimentano crescenti timori e preoccupazioni tra le imprese. Si assiste a una diminuzione della quota di ottimisti e a un incremento di quella dei pessimisti, con particolare intensità tra i cooperatori del settore agroalimentare.
  • I cooperatori manifestano una maggiore fiducia nelle prospettive a breve termine delle proprie cooperative rispetto a quelle dell’economia nazionale nel suo complesso. Si prevede, infatti, una dinamica positiva della domanda e del fatturato nei mesi estivi, sebbene questa tendenza risulti meno marcata nel settore della cooperazione di consumo e distribuzione, così come in quello dell’industria e delle costruzioni.
  • Nel primo semestre del 2025, si registra un allungamento dei tempi medi di incasso dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, accompagnato da un fenomeno di malcostume diffuso, non solo nel Mezzogiorno, di ritardare i pagamenti anche tra soggetti privati. Questa dinamica contribuisce a rafforzare le criticità strutturali del sistema.
  • Nonostante le tensioni geopolitiche globali, l’incertezza strutturale e gli ostacoli burocratici persistenti, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si configura come la principale criticità per le cooperative, con circa una cooperatrice su due che la segnala come problema prioritario. La difficoltà nel reperire lavoratori qualificati e generici si configura come un ostacolo rilevante per lo sviluppo.
  • Le prospettive occupazionali per l’estate 2025 risultano positive. In particolare, nel settore agricolo, grazie alla disponibilità di lavoratori stagionali, e in quello sociale e sanitario, qualora siano disponibili profili adeguati a costi sostenibili, si prevedono dinamiche occupazionali in crescita, contribuendo a rafforzare il ruolo delle cooperative