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LA COOPERAZIONE RISPONDE AI BISOGNI - ArticoloUNO

LA COOPERAZIONE RISPONDE AI BISOGNI - ArticoloUNO
Gherardo Bertolotti: "Non siamo scontati"
Sull'esperienza di Nuova Libreria Rinascita in queste difficili settimane. e sulle nubi future

Categorie: Dalle Cooperative

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A maggio magari si farà festa. Perché i giorni del dolore sono finiti, perché le porte delle case potranno riaprirsi, perché il quinto compleanno di Nuova Libreria Rinascita sarà un’occasione in più. «Quasi nulla sarà però come prima – rileva Gherardo Bortolotti, coordinatore della libreria e vice presidente della cooperativa ArticoloUno -. Avremo bisogno di aiuto, altrimenti ci saranno macerie».

Come vive la libreria questi giorni?

«Siamo preoccupati come tutti: per gli amici, i parenti, i conoscenti, per il carico di sofferenza che tutti stiamo vivendo. E poi c’è una preoccupazione che riguarda noi come progetto: riusciremo a resistere così a lungo? Tutta la filiera del libro è messa profondamente in crisi. Le librerie, che già prima di questo passaggio avevano difficoltà a tenere i conti in equilibrio, sono oggi ancora più a rischio di tenuta».

Idee per risollevarsi?

«Su alcune bisognerà ragionare insieme, penso ad alcune proposte che arrivano anche dal mondo dell’editoria (vedi articolo Il Post) sulla necessità di aiutarsi reciprocamente o ai cultura bond di cui si è parlato in questi giorni. Perché è chiaro a tutti che se le librerie chiudono vengono meno presidi fondamentali culturali del territorio. Si impoveriscono tutti, non solo i librai. E poi c’è la nostra comunità».

Cioè?

«Dovrete darci una mano, perché questa volta da soli potremmo non farcela. Cinque anni fa abbiamo scommesso su un’esperienza, abbiamo ripreso in mano la vecchia esperienza cooperativa nella convinzione che fosse un patrimonio culturale per la città. Ce l’abbiamo fatto, abbiamo riportato più o meno in pareggio i conti, ci sono più persone che vi lavorano, tante iniziative culturali. Ma non basta e per questo dovremo ragionare con la nostra comunità: dovremo rivedere gli sconti (peraltro in direzione di una legge che li ha già fortemente limitati), dovremo prevedere carte regalo per sostenere i problemi di liquidità iniziali, dovremo fare campagne mirate, dovremo trovare sottoscrittori».

Servono soldi, in pratica.

«Sì, non ci siamo mai pianti addosso, non è nelle corde delle cooperative che animano questa esperienza, non lo faremo ora. Però abbiamo necessità di rimpinguare le casse in tempi brevi. Non dimentichiamo che anche gli altri pezzi che compongono la cooperativa ArticoloUno sono in forte difficoltà, dal Bistrò popolare alla mensa Panta Rei passando per la sala di lettura Umberto Eco. Tutti fermi, o magari operativi ma a ciclo ridotto».

A proposito di cooperative che animano ArticoloUno: loro come stanno?

«Chi si occupa di biblioteche è fermo (Colibrì e Zeroventi ad esempio), La Rete, La Vela o il Calabrone che operano nel sociale sono più che attive in questo momento. Ma, lo sottolineo, con enormi sforzi. Servirà uno scatto di tutti, ma avremo particolarmente bisogno della comunità di sostegno».

Al link le proposte della libreria stando a casa




















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