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COMUNITA’ FRATERNITA’

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“L’assistente sociale coordinatore di ambito. Il piano formativo nazionale: conoscenze, competenze, strumenti”
Martedì 13 settembre ore 9,30 -13,00

Categorie: Dalle Cooperative

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Si terrà il prossimo 13 settembre dalle ore 9.30 alle ore 13.00 presso l’auditorium Capretti di Brescia uno degli eventi conclusivi del progetto Co-efficienti sul tema “L’assistente sociale coordinatore di ambito. Il piano formativo nazionale: conoscenze, competenze, strumenti”. Grazie a un lavoro capillare in 5 aree sperimentali su tutto il territorio nazionale si è arrivati alla presentazione a Brescia del Piano Formativo Nazionale dell’Assistente Sociale Coordinatore d’Ambito, parte integrante del modello di governance proposto, con uno sguardo già rivolto al futuro, per offrire alla diffusione di questa figura di management sociale ulteriori soluzioni che hanno ricevuto il vaglio definitivo di molteplici sperimentazioni sul campo. Alla presentazione saranno presenti:
il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono
un Rappresentante della Prefettura

Il progetto di Capacity Building, a valere su fondi F.A.M.I. - Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno, ha come obiettivo principale il rafforzamento della governance dei servizi volti a migliorare e monitorare la gestione dei fenomeni migratori sotto l’aspetto della programmazione e dell’erogazione dei servizi.
Co-efficienti, che vede il CNOAS (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali) come capofila e la Fnas (Fondazione Nazionale degli Assistenti Sociali) come Ente attuatore, è stato realizzato in partnership con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il CIR (Consiglio Italiano per i rifugiati), la Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa e la cooperativa bresciana Comunità Fraternità Scs Onlus di Ospitaletto. Le attività hanno riguardato il rafforzamento della parità di accesso ai servizi e al sostegno dell’integrazione dei migranti, realizzando un sistema operativo in grado di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici, che nelle diverse realtà territoriali concorrono all’inclusione.
A partire da 5 aree sperimentali, Roma – Municipio I, Trieste, Siracusa, Crotone e Torino, coinvolte nelle varie fasi del progetto tenendo conto delle loro specificità territoriali, dei loro bisogni e dei loro punti di forza, le attività sono state poi diffuse, grazie anche alla collaborazione dei Consigli Regionali dell’Ordine degli Assistenti Sociali, su tutto il territorio nazionale.
Il progetto ha raggiunto come beneficiari 40 assistenti sociali/coordinatori d’area in rappresentanza di 20 aree regionali e di 5 ambiti sperimentali, oltre 60 operatori pubblici all’interno di equipe multidisciplinari per l’inclusione, decisori politici e/o tecnici, realtà del terzo settore e della società civile, in particolare organismi di rappresentanza dei cittadini dei Paesi terzi e la comunità professionale degli assistenti sociali, cui è rivolta una specifica FAD sul ruolo dell’assistente sociale coordinatore d’ambito.

Co-efficienti ha operato sulla progettazione strategica di un sistema territoriale per rafforzare la sicurezza, il rispetto della parità di accesso ai servizi e il sostegno all’integrazione dei cittadini di Paesi terzi, lavorando su tre dimensioni, la formazione continua degli operatori, il coordinamento tra i diversi uffici pubblici e una visione strutturata della programmazione, arrivando a proporre un modello di governance per l’inclusione e l’autonomia.
Il progetto, partendo dall’analisi del fabbisogno formativo e dei sistemi di inclusione attiva dei cittadini di Paesi terzi in 20 regioni e 5 ambiti sperimentali, si è concentrato in particolare sulla formazione dei Coordinatori d’Area e sull’accompagnamento consulenziale delle equipe multidisciplinari negli ambiti sperimentali. Attraverso attività laboratoriali e di confronto partecipato, quali worklab e focus group, sono stati realizzati processi di costruzione di strumenti mirati alla presa in carico dei cittadini dei Paesi terzi, quali ad esempio proposte di “piano personalizzato” mirate al target specifico ma, al contempo, adottabili in modo flessibile da servizi diversi.
Il confronto tra le diverse procedure nazionali ed europee di integrazione dei cittadini provenienti da Paesi terzi, ha assunto un ruolo centrale nel processo di capacity building che ha visto protagonista anche la nostra cooperativa come responsabile delle attività scientifiche in riferimento alle buone pratiche, elevate a strumento di lavoro nell’agire professionale per l’inclusione.
Grazie alle premesse, si è arrivati oggi a presentare il Piano Formativo Nazionale dell’Assistente Sociale Coordinatore d’Ambito, parte integrante del modello di governance proposto, con uno sguardo già rivolto al futuro, per offrire alla diffusione di questa figura di management sociale ulteriori soluzioni che hanno ricevuto il vaglio definitivo di molteplici sperimentazioni sul campo.


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